No Waste, More Taste: a Sondalo il primo passo contro lo spreco alimentare
- Ramona Brivio
- 3 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Il 29 settembre, in occasione della Giornata internazionale della consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari, ha preso ufficialmente il via a Sondalo il progetto “No Waste, More Taste – Giovani cuochi per una cultura alimentare sostenibile in Valtellina”.
La data scelta ha un forte valore simbolico: il 29 settembre richiama ogni anno l’attenzione mondiale sulla necessità di ridurre perdite e sprechi lungo l’intera filiera alimentare, una sfida che riguarda ambiente, economia e società. Avviare in questa cornice un percorso educativo come “No Waste, More Taste” significa ribadire l’impegno di APF Valtellina nel formare nuove generazioni consapevoli, capaci di coniugare competenza professionale e responsabilità verso il territorio.
Il primo appuntamento, rivolto agli studenti della sede di Sondalo, ha introdotto i contenuti e gli obiettivi del progetto. In un’attività di presentazione e confronto, i ragazzi hanno riflettuto sul valore del cibo e sulle azioni quotidiane che possono fare la differenza: dall’attenzione alle porzioni al riuso creativo degli avanzi, fino alla scelta di prodotti locali e di stagione.
“Perché siamo qui oggi? Perché voi potete essere attori di cambiamento”: con queste parole gli studenti sono stati invitati a diventare ambasciatori di nuove pratiche di sostenibilità, capaci di unire gusto e responsabilità.
L’attività inaugurale non si è limitata a un momento teorico: attraverso giochi, quiz e scambi di idee gli studenti hanno sperimentato in prima persona quanto ridurre lo spreco possa essere semplice e concreto.
Alcuni tips emersi dal quiz realizzato in classe hanno reso evidente la connessione tra scelte quotidiane e impatto globale:
• Il pane è uno degli alimenti più sprecati in Italia, ma può essere trasformato in pangrattato, pappa al pomodoro o canederli.
• Le bucce e i gambi delle verdure non sono scarti: possono diventare la base per brodi e creme ricchi di gusto.
• Ogni alimento buttato ha un costo ambientale: acqua, energia e CO₂ che potevano essere risparmiati.
• Produrre 1 kg di carne bovina richiede oltre 15.000 litri d’acqua: un dato che invita a un consumo più consapevole.
Grazie a questo approccio didattico esperienziale, i ragazzi non sono stati semplici destinatari, ma protagonisti attivi, capaci di proporre soluzioni, idee e pratiche replicabili anche a casa e nella comunità.
Nelle prossime settimane, il progetto si articolerà in laboratori di cucina antispreco, incontri didattici, attività aperte al territorio e momenti di diffusione dei risultati, anche attraverso ricette, materiali didattici e contenuti online sul sito di APF Valtellina.
“Ridurre lo spreco non significa rinunciare al gusto, ma riscoprire il valore della nostra terra e delle sue eccellenze”: con questo spirito, “No Waste, More Taste” accompagna gli studenti a diventare promotori di un nuovo modello culturale, in cui gusto e responsabilità camminano insieme.
Scarica la presentazione didattica